Un antico cold case: il giallo del Simonino

A cura degli alunni della 2D Negrelli

Link all’escape room 

 

Un bambino scomparso tra i vicoli di un’antica città alpina, un cadavere rinvenuto in un fossato, dei sospettati, il movente, l’opportunità: sono tutti ingredienti tipici del genere
giallo che tanto ha appassionato i nostri alunni di 2^ D. Tuttavia il cold case del Simonino presenta una particolare caratteristica: non si tratta del soggetto di un libro scaturito dalla
fervida fantasia di uno scrittore, ma è un fatto noto, accaduto realmente, in una città molto vicina a noi – Trento – nel lontano 1475.
La classe 2^ D è stata stimolata al ragionamento e all’indagine storica attraverso l’analisi di fonti di vario genere ai fini della ricostruzione di un preciso processo storico, che ha
come protagonista Simone da Trento, presunta vittima di un omicidio rituale ebraico, venerato per secoli come martire innocente. Il caso di Simone – la cui soluzione ha
convinto nei secoli chi ha sempre voluto indicare, nella comunità ebrea, un facile capro espiatorio – è stato oggetto di revisionismo storico nel XX secolo, quando è stato riaperto il
dibattito sulla veridicità della ricostruzione dei motivi che portarono alla sua morte.
La classe si è poi cimentata nella costruzione di una Escape Room digitale, potenziando così, oltre alle competenze in ambito prettamente digitale, le capacità di problem solving,
di pensiero critico, di teamwork e di creative-thinking.
La 2^ D è quindi lieta di accompagnare chiunque lo volesse alla scoperta di antichi verbali e opere d’arte per svelare che spesso la verità più ovvia si cela dietro un castello di
apparenza: basta volerla vedere e trovare.

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